Come fatturare di più e sbatterti di meno… superando la palude di mezzo

Cosa trovi qui:
- I tre livelli della carriera di un professionista (ideale) e come si passa da uno all’altro
- In particolare: come si sale all’ultimo livello. Dove, per capirci, si fattura molto più del minimo e si vive bene. Spoiler: vederti come imprenditore è il primo passo
- 2 motivi per cui nella vita reale è un gran casino salire al terzo livello, ragione per cui molti rimangono impantanati in quella che chiamiamo palude della terra di mezzo
- Due buone notizie e un invito a fare il viaggio insieme a noi
Tempo di lettura: 8 minuti Tempo di messa in pratica: 9-24 mesi (whoops! avevi fretta!?)
“Come faccio a fatturare di più e sbattermi meno?”
Questo è un domandone da un milione di euro per ogni libero professionista che ambisce a vivere bene.
Guarda caso è anche la domanda che guida il nostro lavoro qui a Super Good Life. Consigliamo a tutti di leggere questo articolo prima di unirsi a noi perché spiega l’idea di base che c’è dietro al nostro lavoro.
Per rispondere a questa domanda abbiamo definito un modello di carriera ideale del libero professionista:
I tre livelli della carriera ideale del libero professionista
- Professionista esordiente: hai aperto da poco mo’ so c**zi tuoi!
- Professionista esperto: sei cresciuto grazie al passaparola, probabilmente sei impantananato qui nella palude di mezzo
- Professionista imprenditore: fiesta! 🍾🥂🎉
Vediamo brevemente questi 3 livelli e in particolare come si passa da uno all’altro.
Poi dimmi se ti ritrovi, ok?
Partiamo dall’inizio:
Professionista esordiente: Sei una Partita IVA… mo’ so c**zi tuoi!
L’avventura comincia quando decidi di aprire la famosa Partita Iva.
Anzi probabilmente è iniziata qualche anno o mese prima.
Infatti è facile che tu abbia iniziato con ritenute d’acconto per i primi progetti
Poi, quando avevi un minimo di certezze, ad esempio un progetto relativamente grande, ti sei deciso ad aprire la tua partita IVA.

Fin dall’inizio è stato chiaro che non sarebbe stato facile. Infatti per qualche anno hai lavorato troppo e guadagnato troppo poco.
A tratti hai anche pensato che forse non faceva per te… forse sarebbe stato meglio farsi assumere da qualche parte.

Ma la tua professione ti piaceva per cui hai stretto i denti.
E soprattutto, la cosa più importante, hai rispettato le promesse e reso felici i primi (pochi) clienti che avevi.
Fare questo ti ha permesso di far partire il Magico Potere del Passaparola™, e quindi trovare nuovi progetti e clienti.
Così, con un pizzico di fortuna e tanto sudore, dopo qualche anno ti sei ritrovato al secondo livello…
Il professionista esperto (nella paludosa terra di mezzo)
Complimenti!
Il passaparola ti ha portato nuovi progetti e i clienti continuano a chiamarti.
Ora hai abbastanza lavoro, certi mesi anche troppo, altri decisamente troppo poco.
Diciamo che vai bene… ma.. come dire… potresti andare meglio.
Ti rendi conto che potresti andare meglio dopo qualche anno, quando:
- Hai un amico dipendente che viene promosso e ti chiedi “e io come faccio carriera?”
- Oppure quando ti metti a guardare il fatturato degli ultimi anni e proprio non riesci a immaginare una crescita…
In quel momento ti rendi conto di una cosa un po’ demoralizzante: la crescita dei primissimi anni non continuerà.
Il Magico Potere del Passaparola™ che ti ha portato fino a qui difficilmente ti farà svoltare.
Così dopo una ricerca approfondita su Google e un confronto con professionisti che hanno già fatto il salto arrivi alla realizzazione.
Quello che ti farà svoltare sarà:
Fare un corso di personal brandingApplicare lo storytelling emozionaleAvere una social media strategySpendere 800€ in pubblicità su LinkedInSpacciare stupefacenti usando la P.I. come coperturaDiventare amico del sindaco per prendere nuovi lavori- Fare l’imprenditore di te stesso
La metamorfosi da esperto a professionista imprenditore
Analizzando la storia di altri professionisti che hanno fatto il salto al terzo livello (noi in primis) la costante che torna, in una salsa o un’altra, è sempre la stessa:
Hanno smesso di vedersi come semplici “tecnici freelance” e hanno iniziato a fare anche gli imprenditori di sé stessi.
Per essere precisi hanno iniziato a spendere parte consistente del loro tempo (diciamo almeno il 20%?) con il cappello da imprenditore.
E con fare l’imprenditore NON intendo aprire una SRL o assumere dipendenti, ma cose come:
- Posizionarti sgamatamente nel mercato.
Magari rimettendo a punto i tuoi servizi anche se da anni offri sempre gli stessi. Qui l’obiettivo è sapere perché un cliente potenziale dovrebbe scegliere te invece che un tuo competitor (niente risposte vaghe possibilmente). - Aprire nuovi canali di vendita e fare attività commerciale regolare.
Qui a volte il sito web è spesso meno importante di quel che pensi, magari ci sono canali offline che vanno benissimo. La differenza chiave dal livello 2 è che non ti aspetti più di crescere SOLO con il passaparola. - Diversificare i tipi di entrate creando prodotti e servizi nuovi.
Come consulenze super mirate oppure collaborazioni in rete con altri professionisti. - Definire processi ben oliati per gestire le robe burocratiche che vanno in pilota semi-automatico (o ancora meglio automatico grazie a un assistente)
- Vedere il tuo tempo come veramente prezioso.
E imparare a delegare le attività poco importanti. Magari costruire anche una rete di altri professionisti con cui prendere lavori più importanti. - …e tante altre cose che vedremo più avanti e che trovi nel nostro sito.
Prima però dobbiamo parlare del perché non è così scontato fare tutte queste cose.
Non così in fretta… 2 motivi per cui è un casino arrivare al terzo livello
Se bastasse sapere la teoria saremmo tutti ricchi, felici e con degli addominali incredibili…
E allora perché la stragrande maggioranza dei professionisti italiani rimane nella palude dei 15.000 – 25.000 di fatturato annuo?
Succede perché:
- Molti vogliono solo fare il “loro lavoro” e non “fare impresa”
- Il lavoro da imprenditori non paga subito, è rischioso e poco definito
Vediamo questi 2 ostacoli uno ad uno.
“Sì ma io volevo solo lavorare… non fare impresa”
Molti professionisti non vogliono fare gli imprenditori. Questo perché vogliono passare la maggior parte del tempo a “fare il lavoro” che gli piace e viene bene (che sia scrivere, progettare case, fare siti web, ecc).
Capiamoci: questa visione del lavoro è legittima e per un periodo ce l’avevo anch’io.
Però per passare di livello è utile cambiare mentalità.
Le attività di marketing e promozione devi vederle come routine e NON come scocciature da fare giusto ogni tanto quando le cose vanno male.
Questa è la mentalità zero che precede tutto il resto…
Una volta che ne sei convinto rimane solo un problemino:
Aggiungiamo un nuovo lavoretto oppure facciamo impresa?
Nella quotidianità del livello 2 ti trovi regolarmente davanti alla scelta tra:
- Prendere un nuovo lavoro che più o meno pagherà qualcosa, giusto per coprire un buco di “tempo non ancora occupato”
Oppure spendere quello stesso tempo in:
- lavoro non fatturabile,
- poco definito,
- con un risultato dubbio
- e comunque ritardato nei mesi
E indovina un po’ chi vince normalmente?
Esatto… vince il “prendere il nuovo lavorino che almeno paga qualcosa”.
Questo succede perché nell’agenda di un professionista non imprenditore:
- Prima di tutto vengono i clienti e le nuove entrate (è pur sempre un lavoro no?)
- Poi vengono nuove opportunità e preventivi vari
- Poi c’è anche la contabilità, amministrazione e burocrazia in generale
- E non dimentichiamo la vita personale, famiglia e un minimo di vita sociale. Questa viene anche prima del lavoro idealmente “Ma le bollette son da pagare”
- E infine se c’è rimasto tempo c’è anche la formazione tecnica collegata alla tua professione vera e propria
E il lavoro da imprenditore, di marketing e promozione dove sta?
Non è mai davvero urgente e rimane sempre l’ultima ruota del carro… a volte nemmeno quella.
Riquadro con gioco di intermezzo
Trova il momento per fare marketing in questa agenda:
Ma la difficoltà non è finita qui.
Come se non bastasse anche quando trovi il tempo per fare marketing e migliorare la tua attività -e magari l’hai trovato qualche volta – rimane comunque la domanda:
“che cacchio devo fare esattamente?”
Per fare marketing ci sono una miriade di canali e di metodi da provare… solo decidere quale vale la pena fare è un lavoro.
In più molti articoli sono “fuffa e rumore di fondo” mentre altri sembrano pensati per piccole medie aziende e mai per situazioni come la tua di libero professionista.
Per cui alla fine se va bene:
- prendi un metodo o tattica a casaccio (LinkedIn!! Eventi!!)
- La provi ad adattare al tuo caso
- E’ uno strazio perché non la senti tua e ti chiedi costantemente se abbia senso…
- Non trovi nuovi clienti
- Ti rassegni che forse non c’è alternativa.
(Lo sapevi che…? Harakiri è un rituale per suicidarsi fatto dai Samurai)
Okay.
Se sei arrivato fino a qui e non hai ancora fatto harakiri è tempo di darti 2 buone notizie:
Difficile ma non impossibile…
La prima, la più importante buona notizia, è che non stiamo parlando di colonizzare Marte (vai Musk, siamo con te!) – ma di qualcosa molto più facile.
Adesso ti descrivo la situazione che vive un professionista imprenditore… per quanto rosea e idealizzata è veramente possibile:
- Lavori solo a progetti che ti piacciono e fanno crescere professionalmente
- Hai un ottimo rapporto con i clienti, i quali fanno la fila per mesi per poter lavorare con te
- Hai sere e weekend liberi (anche mentalmente!) e fai pure le ferie di 1 mese d’estate.
- [inserisci cosa bella extra-lavorativa che vuoi fare – non ho messo la palestra perché io sono un’ameba ma è sicuramente una buona idea… lo dicono tutti se non altro!]
- Guadagni molto più del minimo. Per non esagerare diciamo 36’000€ all’anno dopo le tasse
Io e Augusto siamo solo due esempi di “professionisti imprenditori” che vivono una vita dignitosa descritta sopra – ma ce ne sono tanti altri che stiamo intervistando e mappando in tutti i settori.
L’altra buona notizia?
La nostra missione a Super Good Life è aiutarti a diventare professionista imprenditore.
La qual cosa mi porta all’ultima domanda:
Vuoi andare da solo o accompagnato?
Parliamoci chiaro:
non siamo Gandalf, non abbiamo una ricetta magica o un metodo che in 3 passi ti svolterà la carriera – magari un giorno, appena la scopriamo ti mandiamo una email tranquillo 🙂
Per ora, per iniziare, ci stiamo limitando a scrivere guide per aiutarti a:
- Liberare tempo per fare l’imprenditore e vivere una vita piena fuori dal lavoro
- Aiutarti a capire cosa fare esattamente per crescere (e in che ordine)
Se ti va di unirti a noi in questo viaggio il primo passo è iscriverti alla newsletter.
Fallo e ti manderemo guide pratiche e gratuite su:
- Come convincere il cliente che hai fatto un buon lavoro
- Come impostare il contratto e proteggerti dagli imprevisti
- Storie di professionisti Italiani che fatturano abbastanza e si godono la vita 🙂
- Come gestire la contabilità e le robe pallose in modo veloce e indolore
- Come qualificare i clienti e non perdere tempo in preventivi inutili
- Etc. etc.
Fatto?
Ottimo!
Grazie per aver letto fino a qui 🙂
Ora è discussion time:
- Cosa ne pensi di questo modello di carriera a 3 livelli?
- A che punto sei del percorso?
- Ti ritrovi nell’idea per cui fare l’imprenditore è il modo fondamentale per crescere… oppure stiamo sbagliando tutto e l’unico modo è farsi amico il sindaco?
- Fammi sapere nei commenti la tua esperienza!
A presto,
Giacomo
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